18 Maggio 2017

FAQ – Domande frequenti

Partendo dal presupposto che tu abbia già deciso di praticare kendo, ci sono tante ottime ragioni per cui dovresti scegliere di farlo presso l’AIK Budokan Milano. Sicuramente nella scelta peserà il fatto che giorni, orari e luogo di pratica ti consentano di frequentare il nostro corso con regolarità. Anche l’aspetto economico può avere una sua rilevanza nella scelta del dojo e, da questo punto di vista, i nostri corsi offrono delle soluzioni interessanti che pensiamo ti possano venire incontro. Passando invece agli aspetti più “didattici” il nostro dojo è uno dei più antichi di Milano e vanta oltre 20 anni di pratica ininterrotta. Abbiamo istruttori qualificati e riconosciuti dalla Confederazione Italiana Kendo che ti garantiranno un insegnamento in linea con tutti i principi indicati dalla Federazione Internazionale di Kendo. Per i principianti assicuriamo un percorso di apprendimento dedicato. Questo significa che potrai lavorare sempre affiancato da un istruttore che ti guiderà step by step dalle basi fino alle tecniche più avanzate. Prevediamo periodicamente più momenti di verifica di quanto appreso nel corso dell’anno. Quando le basi del kendo saranno consolidate, allora potrai aggregarti al gruppo dei praticanti più esperti. Dal punto di vista umano siamo un gruppo eterogeneo che va da 16-18 anni fino agli over 50. Molti di noi condividono interessi e passioni comuni che spaziano oltre al kendo e che consentono di instaurare relazioni di amicizia che vanno al di fuori del dojo. Prevediamo momenti di integrazione che non si limitano alla pratica del kendo. Un esempio è il nostro ritiro gasshuku (ritiro estivo) che ci consente di vivere a stretto contatto per alcuni giorni condividendo la passione e la pratica del kendo e non solo. Insomma di buoni motivi ce ne sono tanti, il consiglio è di venire direttamente e provare a praticare con noi!

Nel kendo non è possibile praticare da soli. Per questo motivo la relazione con i partner con cui si è soliti esercitrasi acquista una rilevanza fondamentale. Avere compagni di pratica più esperti e maturi dal punto di vista della conoscenza di questa arte marziale è una risorsa preziosa che contribuirà alla propria crescita personale.

I compagni più esperti sono chiamati “senpai” mentre quelli più giovani sono detti “kohai“. Questa terminologia è ereditata dalla cultura giapponese, dove il rapporto tra senpai e kohai ha una centralità nella società giapponese che va oltre all’ambito del kendo. In particolare nel mondo del lavoro o in quello scolastico, senpai e kohai stringono rapporti di influenza reciproca che possono durare anche per tutto l’arco della vita.

I senpai, in quanto compagni più anziani, assumono un po’ il ruolo di guida. Per questo motivo sono oggetto di profondo rispetto da parte dei kohai. Nel kendo i senpai sono quindi quelli che, insieme al sensei, guidano la pratica e ci aiutano a migliorare. Lo fanno mostrando come eseguire un esercizio, con l’esempio e l’attitudine corretti o dispensando consigli ai più giovani a fine lezione.

Per accedere ai locali della struttura che ci ospita, come per qualsiasi palestra o piscina che prevede lo svolgimento di attività fisico-sportiva al coperto, è necessario essere in possesso del Green Pass secondo le normative nazionali e regionali vigenti. All’ingresso verrà verificata la validità del documento e misurata la temperatura corporea (< 37,5°C). UPDATE GENNAIO 2022: per accedere ai locali è necessario essere in possesso del "Super Green Pass” (o “Green Pass Rafforzato”).

Da febbraio 2020 ad oggi la pratica è stata interrotta salvo per brevi periodi in cui il contesto sembrava consentire una graduale ripresa delle attività (sportive e non). La nostra scelta è sempre stata quella di praticare solo nelle migliori condizioni di sicurezza possibile perchè la salute di tutti viene prima di qualunque altra cosa. A settembre 2021 abbiamo ripreso a praticare attivando due corsi principianti ed avanzati che si svolgono in orari differenti per garantire il distanziamento tra i praticanti. Gli allenamenti verranno effettuati indossando la mascherina. Si invitano tutti i partecipanti a rispettare le norme di igiene raccomandate e le regole di accesso previste dalla struttura ospitante.

Sono numerose le arti marziali che prevedono l’utilizzo di armi.

Concentrandosi sulle arti marziali giapponesi, le più celebri e diffuse sono il kendo, lo iaido, il jodo, la naginata e il kyudo. Queste discipline si concentrano esclusivamente sullo studio di un’arma specifica. Rispettivamente: la katana per kendo e iaido, il bastone corto per il jodo, la naginata e l’arco giapponese.

Di queste il kendo è sicuramente l’arte marziale più tradizionale del Giappone. Scopri di più sul kendo e sui corsi organizzati dall’AIK Budokan Milano.

Ci spiace ma una volta completata l’iscrizione non possiamo in nessun caso rimborsare le quote. Offriamo la possibilità di effettuare delle prove e ai principianti offriamo anche la possibilità di iscriversi a minicorsi trimestrali.

Nel caso in cui ci sorgessero delle problematiche serie che ti costringono a sospendere la pratica per un certo tempo, sentiamoci e capiamo insieme se esiste un modo per recuperare.

Onestamente, non crediamo che il corso di kendo possa essere la risposta. Se il fine è questo, esistono altri corsi decisamente più adatti. Probabilmente il kendo potrebbe esservi utile nel caso giraste sempre con una katana addosso. Ma la legge, fortunatamente, non lo permette.

No, nel kendo tipicamente si utilizzano solo la shinai (spada di bambù) e il bokuto (spada di legno).

Nello iaido invece si utilizza uno iaito, un’imitazione della katana più simile all’originale.

L’ideale naturalmente sarebbe che tutti i principianti potessero accedere al corso nello stesso momento. Questo per favorire la didattica e la crescita collettiva del gruppo principianti. Se comunque desideri unirti a noi anche nel corso dell’anno, contattaci. Una soluzione pensiamo si possa trovare.

Ovviamente sì! Sarà un grande piacere condividere una pratica insieme. Ti preghiamo solo di contattarci in anticipo in modo da assicurarti la migliore accoglienza possibile.

Il kendo è una disciplina particolare, ci possono volere mesi, anni o un’intera vita per capirne intimamente i principi e i fondamenti. Il nostro consiglio è di venire ad assistere ad una o più pratiche e fare una chiacchiera con un istruttore o un sempai (praticante “anziano”), almeno per avere un’idea un po’ più precisa di cosa sia il kendo. Inoltre offriamo la possibilità di effettuare lezioni di prova. Non ci interessa “vendere” un pacchetto ma solo far conoscere a più persone possibile la bellezza di questa “arte”.

Possiamo dire che il kendo presuppone una certa spesa iniziale per l’acquisto dell’attrezzatura.
Per cominciare ti sarà sufficiente una tuta, ti forniremo noi shinai (spada di bambù) e bokken (spada di legno). Successivamente il primo passo sarà acquistare un keikogi (giacca) e una hakama (gonna-pantalone) che contribuiranno a farti sentire parte integrante del gruppo. La spesa si aggira sul centinaio di euro. Poi sentirai il bisogno di possedere la tua shinai e il tuo bokken personali (costo a partire da circa 30 euro cadauno). Infine, al termine del corso principianti, dovrai pensare ad acquistare il tuo bogu (armatura). Prima di affrontare questa spesa (dai 400-500 in su) anche in questo caso possiamo fornirtene temporaneamente uno noi in prestito. Tieni presente poi che un buon bogu tenuto con cura potrà durarti anche 10 anni o più.
Per fortuna Internet ci viene incontro ed online, facendo un po’ di ricerche, si trovano ottime offerte.
Insomma il kendo non costa come fare nuoto ma nemmeno prevede costi eccessivi, soprattutto considerata una spesa ammortizzata su più anni.

La costante pratica del kendo porta con sé molteplici benefici. Chi decide di perseguire la via della spada, sicuramente non lo fa per curare o sviluppare un determinato aspetto fisico. Certo, un paio di allenamenti settimanali indubbiamente aiuteranno a mantenersi in una buona forma. Ma i principali benefici li si potranno apprezzare soprattutto a livello spirituale e caratteriale. La pratica del kendo ha nel rafforzamento dello spirito uno degli obiettivi finali. E’ inoltre un’ottima occasione per allenare la concentrazione (ne serve molta per praticare con profitto) e per scaricare un po’ di stress accumulato durante la settimana. Infine, speriamo possa contribuire a migliorare il tuo modo di relazionarsi con gli altri.

Il kendo è un’arte marziale e in quanto tale fonde in se stessa principi filosofici e spirituali derivanti dallo zen e dal confucianesimo. L’etichetta o rei-gi è un aspetto fondamentale che caratterizza la pratica del kendo dal momento in cui si mette piede nel dojo a quando se ne esce. Il rispetto per il luogo di pratica, del maestro e di tutti gli altri praticanti è alla base del kendo. Ci si saluta e ci si ringrazia non per una semplice cortesia e buona educazione, ma perchè il confronto tra praticanti è l’unica via per una crescita e uno sviluppo individuale. Ogni volta che si incrocia la spada con un altro kenshi si ha pertanto l’opportunità di apprendere qualcosa di nuovo o di migliorare qualche aspetto a livello personale.

Se vuoi approfondire questo tema, sarà un piacere discuterne insieme davanti ad una bella birra a fine pratica.

Non più di altre attività sportive. Sicuramente meno di un calcetto tra amici. Certo, soprattutto all’inizio, metti in conto qualche piccola vescica sotto i piedi (eh sì, se non te l’avevamo già detto, il kendo si pratica a piedi nudi) e/o sulle mani.

Tipicamente la lezione inizia con un breve riscaldamento, seguito da alcuni esercizi effettuati con il bokken (spada di legno) e dal saluto. Un ulteriore intervallo temporale può essere dedicato ad altri esercizi effettuati sempre col bokken. Si passa poi agli esercizi di base col bogu (armatura) e shinai (spada di bambù). Solitamente la lezione termina con un giro di jigeiko (combattimento libero) e un kirikaeshi finale. Ovviamente questo schema è indicativo e la lezione, a seconda dello scopo perseguito nell’insegnamento, può variare a discrezione degli istruttori.

Il kendo innanzitutto non è uno sport bensì un’antica arte marziale che conserva tutti i principi filosofici e morali che sono alla base della sua pratica. Lo scopo del kendo è infatti il miglioramento di se stessi attraverso l’uso della spada. In quanto arte marziale, il kendo prevede una rigida etichetta e fonda le basi della sua pratica sul rispetto degli altri: maestro, compagni di allenamento più anziani, principianti, avversari. Per saperne di più consulta la pagina Kendo (source Wikipedia) o visita i siti consigliati nella sezione Link.