10 cose nel Kendo che ci ha insegnato il Covid-19

  1. La salute viene prima di ogni cosa: è un bene prezioso, non dimentichiamocene mai.
  2. Dai sempre il massimo: in ogni allenamento cerca di dare tutto te stesso. Solo in questo modo potrai migliorare e potrai aiutare gli altri a migliorare se stessi.
  3. Non rimandare: pensavi di iniziare a fare kendo? Iscriviti! Non aspettare, se hai questa curiosità, passa da noi appena si potrà. Potrai anche fare una lezione di prova senza impegno e decidere sulla base delle tue sensazioni. Per i principianti i corsi sono semestrali, per cui non sei costretto a prendere impegni a lungo termine. In ogni caso noi pensiamo che ti piacerà e che vorrai continuare! 🙂 Contattaci per altre info.
  4. Non rimandare 2: da tempo stavi meditando se fare l’esame di kyu o dan oppure eri incerto se partecipare ad una gara? Buttati (chissà quando ti ricapiterà l’occasione…)! Comunque andrà, sarà un’occasione di crescita importante, per il tuo kendo ma non solo.
  5. Rispetta il luogo di pratica: pulisci ad inizio allenamento il pavimento, può anche diventare una parte del riscaldamento. A fine pratica assicurati di lasciare lo spazio nelle migliori condizioni possibili di ordine e pulizia. Igiene e buona educazione erano importanti anche prima, la pandemia ce l’ha voluto ricordare con prepotenza.
  6. Impossibile is nothing: se hai imparato in questi mesi ad aprire i sacchetti compostabili del reparto frutta e verdura con indosso i guanti monouso allora fare un ki-ken-tai-no-ichi da manuale o un katate tsuki da cinema non potrà che essere una passeggiata.
  7. Il distanziamento è importante: quante volte te l’aveva detto il tuo sensei? Conoscere il corretto maai è la base di un ippon. Ora che per mesi ce l’hanno ripetuto scienziati e professori, forse avrai cominciato a credere anche tu che conoscere e rispettare la corretta distanza può letteralmente salvare la vita.
  8. Ringrazia a fine allenamento tutti i presenti: lo facevamo già, certo, ci è stato insegnato sin dalla prima lezione perchè è parte del reigi del kendo. Ma quante volte l’hai fatto in modo sincero? Quante volte l’hai fatto in modo “automatico”? Dal più giovane al più anziano è lì mettendo a disposizione di tutti il proprio tempo libero, le proprie capacità e le conoscenze. Ringrazialo perchè nulla è dovuto e perchè il kendo è una disciplina che – ce ne siamo ben resi conto in questi mesi – non può essere praticata in solitaria.
  9. Fermati per la birretta post allenamento: sì, è tardi, sei stanco e vuoi tornare a casa. Ma fermati un quarto d’ora in più per la birretta in compagnia post-allenamento. Ne gioverà il fisico e soprattutto lo spirito. Quanto è bello condividere il piacere del stare tutti insieme accomunati dalla stessa passione? Spesso ci accorgiamo del valore delle cose solo quando ne veniamo privati.
  10. Non prestare le tue ciabatte al compagno che le ha dimenticate e che deve farsi la doccia: no, non è una buona idea. E forse non lo era nemmeno prima.

E voi cosa avete imparato in questa situazione? Scrivete nei commenti i vostri insegnamenti!

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